Nel dicembre 1941 il War Ordnance Department emise una specifica per un progetto per un veloce mezzo anticarro che utilizzasse il sistema di sospensioni Christie, il motore Wright Continental R-975 e un cannone da 37 mm.
Dopo le prime esperienze di combattimento in Nord Africa venne deciso che il calibro dell'arma scelto era inadeguato e pertanto venne richiesto un cannone da 57 mm. Durante le prove con i prototipi il calibro del cannone venne portato a 75 mm e in seguito a 76 mm. Anche il sistema Christie delle sospensioni venne abbandonato e si passò ad un sistema a barre di torsione.
Al contrario dell'M10, realizzato su scafo del carro medio M4 Sherman, l'M18 venne progettato sullo scafo del carro armato leggero M24. Ne risultò un mezzo piccolo, pesante circa la metà dell'M10, veloce e dotato di un cannone più potente. Era inoltre disponibile all'interno uno spazio maggiore tanto che potevano essere ospitati 5 uomini di equipaggio, 45 proiettili e una mitragliatrice M2 da 12,7 mm. Nel febbraio 1943 il progetto divenne definitivo e, in luglio, si iniziò la produzione in massa del mezzo. Entrò in azione nella campagna d'Italia e in Europa nell'estate del 1944 andò ad armare il battaglione semoventi anticarro delle divisioni di fanteria
Il mezzo eccelleva nell'utilizzo della tattica "colpisci e fuggi". La sua bassa sagoma, l'elevata potenza di fuoco e la sua velocità gli davano la possibilità di ingaggiare con successo tutti i carri tedeschi. Al contrario lo rendevano un mezzo poco efficace nella difesa statica di una posizione.
La produzione continuò fino all'ottobre del 1944 e furono circa 2.500 gli esemplari realizzati. Dopo il conflitto alcuni M18 furono nuovamente utilizzati in combattimento in Corea e su esplicita richiesta motivata dalla potenza dell'arma e dal suo munizionamento anticarro l'esercito italiano nel luglio 1952 ne ebbe 130 dall'US ARMY con cui armò a quanto risulta il 155 reggimento di artiglieria del 5 corpo d'armata che con le sue unita guarniva le regioni del Veneto e Friuli Venezia Giulia in prossimità del confine orientale . Un esempio famoso è dato dagli Hellcat impiegati durante il conflitto yugoslavo degli anni novanta.